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Cos'è l'adrenalina e perché il nostro fisico la produce?

Cos'è l'adrenalina e perché il nostro fisico la produce?

Adrenalina e sport

Cuore che batte all'impazzata, respirazione accelerata, sudorazione e maggiore calore corporeo: a chi non è mai capitato di provare queste sensazioni in occasione di una situazione di pericolo o di paura? Responsabile di queste reazioni fisiche a un evento esterno è l'adrenalina, ormone prodotto dalle ghiandole surrenali e conosciuta anche come epinefrina.

Ma a cosa serve questo ormone, e perché il nostro fisico la produce?

  • Cos'è l'adrenalina e qual è la sua funzione
  • Quali sono gli effetti di uno squilibrio di adrenalina
  • Adrenalina e sport

L'adrenalina: l'ormone della paura

Non è un caso se l'adrenalina è anche conosciuta anche come ''ormone della paura'': le situazioni di stress o di pericolo sono la principale causa - anche se non la sola - di produzione di questa sostanza da parte del nostro organismo. Si tratta, in particolare, della risposta del nostro corpo all'esigenza di far fronte a un'improvvisa situazione di rischio, davanti alla quale è richiesta una reazione immediata. Proprio per migliorare le nostre condizioni fisiche e mentali, predisponendoci ad affrontare il pericolo, le ghiandole surrenali rilasciano all'improvviso un'elevata quantità di questo ormone, mettendolo in circolo. Il risultato è immediato: a fronte di un improvviso aumento del battito cardiaco e del dilatamento dei bronchi, il corpo è pronto a scattare. La connessione di questo meccanismo con necessità ataviche di sopravvivenza è evidente e ci pone nella condizione di reagire al pericolo in maniera più pronta, prendendo la via di fuga o scatenando una risposta aggressiva. Si può dire, quindi, che proprio grazie all'adrenalina la nostra specie è sopravvissuta a millenni di esposizione ai predatori, ai combattimenti, alla necessità di fronteggiare grandi catastrofi e fatiche fisiche. Proprio la capacità dell'epinefrina di influire sull'intero equilibrio corporeo, inoltre, consente di usufruire meglio delle energie e di migliorare la reazione muscolare e la risposta fisica generale.

Tutti hanno sperimentato, almeno una volta, la sensazione di ''scarica'' che si prova a causa di uno spavento o di un pericolo improvviso. Il nostro corpo produce quantità costanti di questo ormone, che sono considerate normali quando comprese entro i 0,5 mcg/ml. L'esposizione all'evento esterno stressante induce l'innalzamento improvviso dei suoi livelli nel corpo e induce l'organismo a convogliare con estrema rapidità tutte le sue risorse energetiche verso le sue funzioni primarie. Il sangue e la conseguente ossigenazione, per esempio, vengono indirizzati verso muscoli degli arti, cuore e polmoni per preparare il corpo allo scatto. Ma non è tutto: l'aumento di epinefrina fa registrare anche un aumento del metabolismo, la dilatazione della pupilla e dei vasi sanguigni e un rallentamento di organi non considerati di primaria importanza nel preciso momento della reazione allo stress.

L'importanza dell'equilibrio

Il nostro corpo non è una macchina esente da imperfezioni. Condizioni patologiche possono, quindi, portare a sperimentare veri squilibri nei livelli di adrenalina all'interno dell'organismo, con importanti conseguenze sul piano del nostro benessere. Un cattivo funzionamento delle ghiandole surrenali o una lunga esposizione allo stress, tra le altre cose, possono generare un costante eccesso di questo ormone nel sangue. L'epinefrina, nostra alleata fin dall'alba dei tempi, potrebbe quindi trasformarsi in un ospite ingombrante, causa di disturbi anche gravissimi. L'ipertensione, per esempio, può essere una delle più comuni conseguenze di una produzione eccessiva e prolungata nel tempo di questo ormone. Ma non è tutto: tumori al surrene, malattie renali e infarto si annoverano tra i molteplici rischi di uno squilibrio. Allo stesso modo, gravi patologie sono associate anche alla carenza di questo prezioso ormone. Tra queste si annoverano malattie degenerative a base genetica - come il Parkinson - che coinvolgono l'intero sistema nervoso. Alcuni dei sintomi riconducibili a questo tipo di malattie sono proprio legati a un cattivo funzionamento dei meccanismi di rilascio di adrenalina.

Adrenalina e sport: il connubio perfetto

Esiste un legame a doppio filo tra l'attività sportiva e l'adrenalina: quest'ultima è senz'altro in prima linea nella regolazione del metabolismo energetico e nel funzionamento dei muscoli. Il nostro corpo la produce naturalmente quando è in procinto di affrontare una prova fisica impegnativa e un buon livello di adrenalina aiuta a superare al meglio lo sforzo, perché migliora l'irrorazione sanguigna dei tessuti e concentra le energie nell'attimo in cui servono.

Sollevare pesi in palestra, ma ancora di più praticare sport ad alto impatto emotivo - come il paracadutismo o il bungee jumping - permettono di sperimentare la straordinaria sensazione di potenza fisica e benessere che solo una scarica di adrenalina naturale può regalare. A fronte di tutti questi effetti, naturalmente, non è difficile capire perché l'assunzione di adrenalina sintetica sia considerata invece una pratica dopante, severamente vietata nei contesti sportivi.

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