Italianbody
I più potenti integratori per dimagrire

I più potenti integratori per dimagrire

Breve guida.

Ecco una breve lista e relativa descrizione dei più potenti integratori alimentari per dimagrire legali oggi esistenti, consultate sempre un medico però prima di ogni assunzione.

  • ACIDO ALPHA LIPOICO
    L’acido alfa lipoico è un antiossidante prodotto dal corpo umano. Gli antiossidanti sono sostanze che lavorano “attaccando” i radicali liberi, prodotti di scarto, creati, ad esempio, quando l’organismo converte cibo in energia;
  • ALA (Alpha Lipoic Acid – Acido Alfa Lipoico)
    Molto popolare tra gli atleti che desiderano perdere grasso mentre costruiscono tessuto muscolare ( body builders, atleti di potenza, velocisti ecc).Per le sue proprietà antiossidanti molto spiccate, l’acido alfa lipoico è utilizzato anche dalle persone che vogliono mantenere un ottimo stato di salute;
  • ACETYL CARNITINA
    Acetyl Carnitina è un integratore alimentare di Acetyl L-Carnitina. La Carnitina favorisce la produzione di energia per la cellula veicolando gli acidi grassi nelle sedi deputate alla loro utilizzazione metabolica (mitocondri). Per questo motivo può contribuire a migliorare la prestazione atletica – soprattutto negli sport di fondo (corsa, ciclismo, sci marcia, nuoto di durata, ecc.) – e promuovere il dimagrimento e la definizione muscolare; la carnitina favorisce anche l’efficienza del muscolo cardiaco, il cui metabolismo è basato prevalentemente sull’ossidazione di acidi grassi;

  • CAFFE'
    I
    l caffè possiede numerose proprietà benefiche per il nostro organismo, un effetto dato soprattutto dalla presenza degli acidi clorogenici. In seguito a diverse analisi si è constatato che le persone che bevono caffè hanno una maggiore protezione verso alcune patologie come il diabete di tipo 2 e il morbo di Parkinson, inoltre, si è rilevato un rallentamento del naturale declino cerebrale nelle persone anziane e, in situazioni di assunzione moderata, nessun effetto sfavorevole sul rischio cardiovascolare. Questi dati sono stati presentati dalla NFI, Nutrition Foundation of Italy, in occasione di un convegno tenutosi a Milano (Aprile 2008) durante il quale sono stati esposti i più recenti studi scientifici internazionali che hanno esaminato gli effetti sulla salute dell’uomo derivanti dal consumo di caffè. Il caffè, nelle sue varie “forme”, rappresenta una delle bevande più bevute al mondo. A livello mondiale, la media pro capite annuale è di 7 chilogrammi, si va dai 12 chilogrammi della Finlandia ai 2 chilogrammi del Regno Unito, paese che invece fa largo uso di . Nel nostro Paese, il consumo medio di caffè si attesta intorno ai 6 chilogrammi annui a persona. Nonostante la bevanda nera sia così diffusa, sono poche le persone che conoscono effettivamente le proprietà nutrizionali del caffè. Nella maggior parte dei casi, quando si parla di caffè le persone pensano unicamente alla caffeina e agli effetti che essa ha sull’organismo. Si tralasciano quindi una serie di elementi nutrizionali contenuti nella bevanda. Sebbene i vari processi di lavorazione diminuiscano notevolmente la presenza di antiossidanti naturali, in alcuni casi si arriva addirittura al 90 per cento, le quantità residue sono comunque di tutto rispetto. In 100 ml di caffè sono presenti circa 250 mg di acidi clorogenici. Andrea Poli, Direttore Scientifico della NFI, ha spiegati che il caffè, se consumato in quantità moderate e con costanza quotidiana, può essere un aiuto importante nella prevenzione di patologie metaboliche e neurodegenerative, un effetto legato soprattutto alla presenza degli acidi clorogenici. L’esperto ha poi aggiunto che la presenza del caffè nella dieta di ogni giorno non solo influenza positivamente la sfera emotiva della persona ma può contribuire al benessere dell’organismo. Francesco Visioli, membro della NFI e ordinario di Fisiopatologia presso l’Università Pierre et Marie Curie di Parigi, spiega che erroneamente si associa il caffè unicamente alle proprietà eccitanti della caffeina, si trascura quindi il fatto che esso sia la principale fonte di polifenoli assunti attraverso la dieta. In conclusione gli esperti tengono ad evidenziare che il caffè, anche decaffeinato, grazie soprattutto al contenuto naturale di acidi clorogenici, è tra le fonti dietetiche più abbondanti di antiossidanti. Grazie a questa bevanda se ne possono quindi assumere in quantità significative con favorevoli implicazioni sulla nostra salute;

  • THE VERDE ESTRATTO
    L’estratto di tè verde e l’EGCG rivestono un ruolo fondamentale nel controllo del peso: riducono il grasso corporeo stimolando il metabolismo e incrementando l’ossidazione dei grassi;

  • VITAMINA C
    Ecco un’altra preziosa sostanza cui ricorrere quando si è raffreddati. La vitamina C è un potente antiossidante in grado di neutralizzare i radicali liberi e di evitare l’indebolimento del sistema immunitario. Assumendo questa vitamina dopo l’allenamento, si possono abbassare i livelli di cortisolo, l’ormone dello stress rilasciato durante l’allenamento intenso. Quando i livelli di cortisolo aumentano, la risposta immunitaria s’indebolisce e diventa più difficile recuperare dopo sforzi intensi. Il dosaggio consigliato è di 1-2 grammi di vitamina C durante il pasto successivo all’allenamento. BCAA La supplementazione con BCAA si è dimostrata efficace nel ridurre il in modo significativo il grasso viscerale. Localizzato in profondità nell’addome, sotto il grasso sottocutaneo, questo tipo di grasso tende ad essere resistente alle diete e duro da perdere. In uno studio, 25 wrestler a livello professionistico, furono sottoposti a tr tipi di diete. Un gruppo seguì una dieta ricca in BCAA; un’altro una a basso tenore di BCAA ed un gruppo di controllo. Gli atleti restarono a dieta per 19 giorni. I risultati dimostrarono che il gruppo che assumeva alte quantità di BCAA perse una media del 17.3% in più di grasso rispetto agli altri due gruppi e inoltre, la maggior parte del grasso era nella fascia addominale. In un altro studio, 2 gruppi di scalatori furono divisi in due gruppi di cui assumeva BCAA e un altro non assumeva alcun integratore. Entrambi i gruppi persero peso, ma il gruppo che assumeva BCAA perse massa grassa mentre aumentò la massa muscolare, invece l’altreo gruppo perse prevalentemente massa magra. In teoria ciò che si verifica è questo: quando sono presenti in grande quantità durante l’esercizio, l’organismo rileva questo eccesso di BCAA nel sangue che rappresenta il tipico segnale di una disgregazione muscolare troppo elevata e quindi ferma il catabolismo muscolare ed attiva invece il metabolismo lipidico utilizzando i grassi per produrre energia. Allo stesso modo una quantità extra di BCAA nel sangue stimola l’insulina cosicchè i BCAA possono essere indirizzati direttamente nel muscolo. Il risultato è che si perde peso, aumentando la massa muscolare. Se questa ipotesi è corretta, per avere il massimo beneficio in termini di riduzione del grasso dai BCAA, non si dovrebbero consumare carboidrati almeno nelle due ore precedenti l’allenamento, in modo che come detto prima, la quota extra di BCAA nel sangue, attivi il metabolismo lipidico.
master wallace
Italian Body è oggi uno dei siti più completi e visitati sul Body Building Natural: buona parte della sua fama è garantita da Master Wallace, il suo fondatore, un culturista dalla personalità carismatica e unica.
Scopri di più
#2975
Calcola il tuo grado MWS